Yalom, noto psichiatra e psicoanalista esistenziale che ha scritto saggi per gli addetti ai lavori e romanzi per il grande pubblico, immagina l'incontro puramente di fantasia tra J.Breuer (l'antesignano della psicoterapia e il "maestro" di S.Freud) e F.Nietzsche: il primo dovrà prendersi cura della salute fisica del filosofo, in cambio di una consulenza particolare rivolta al medico, nel pieno di una profonda crisi esistenziale. Questo patto, architettato dapprima dall'irresistibile e scaltra Lou Salomè al fine di riuscire ad aiutare l'amico Nietzsche contro la sua volontà , finirà poi per rovesciare completamente i ruoli stabiliti.Lo sfondo storico di fine '800 e l'accurata introspezione psicologica dei personaggi (abbastanza precisa e verosimile anche dal punto di vista biografico), fanno da cornice al susseguirsi dei vari incontri terapeutici (che ricordano un po' gli incontri reali tra S.Freud e G.Mahler), basati su quello che viene definito "una cura attraverso la parola" per un male, la disperazione, "che non ha medicina" (svolta da "un medico per l'anima" direbbe C.Jung).
Il romanzo - sul filone simile de "La cura Schopenhauer" (2005) e "il problema Spinoza" (2012) - rappresenta un'inusuale riflessione sull'importanza della relazione umana come fattore fondamentale per un percorso terapeutico efficace (intensamente relazionale, interpersonale). Infatti il prestigioso medico viennese riuscirà ad essere d'aiuto all'impenetrabile e orgoglioso Fritz, solo quando saprà mettersi completamente in gioco (attraverso quello che si puo' definire tecnicamente un lungo processo di self-disclosure), rendendo sfumata la distinzione terapeuta-paziente in termini esistenziali e pedagogici (in cui non esiste una Verità posseduta esclusivamente dal terapeuta, ma piuttosto questa si costruisce assieme al paziente in un processo ermeneutico che arricchisce ambo le parti). E' molto probabile che, in modo provocatorio, l'autore faccia riferimento alla tecnica controversa di S.Ferenczi che, prendendo alla lettera tale principio, soleva scambiarsi di ruolo col paziente in una specie di analisi reciproca.
Davvero consigliato!
Insomma, un testo incredibilmente scorrevole per le sue 450 pagine, intriso di perle filosofiche sempre gradite di puro stampo nietzscheano, e molto interessante nel raccontare, passo per passo, quello che puo' essere un percorso terapeutico sui generis, come dinanzi ad una pellicola girata di nascosto all'interno di uno studio d'analisi.
📖 Sinossi e descrizione del libro qui 👇
https://www.ibs.it/lacrime-di-nietzsche-lib…/e/9788854501638
🎬 Ne approfitto per suggerirvi anche il film "Al di là del bene e del male" (1977) di L.Cavani, incentrato negli anni del menage a trois di F.Nietzsche, P.Reè e L. Salomè.
👉 👉 https://www.youtube.com/watch?v=HxBeAW_Sbhg